L'uomo di Neanderthal: Alla ricerca dei genomi perduti (Saggi Vol. 946) (Italian Edition) by Svante Pääbo

autore:Svante Pääbo [Pääbo, Svante]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788858416983
editore: Einaudi
pubblicato: 2014-10-27T23:00:00+00:00

Curiosamente, il fatto che i Neanderthal di Vindija furono vittime di altri Neanderthal cannibali, o almeno scarnificatori, può essere il motivo per cui vi abbiamo trovato una quantità relativamente alta di DNA neanderthaliano e bassa di quello batterico, in almeno una parte dei frammenti di osso. Se i cadaveri dei Neanderthal fossero stati sepolti, sarebbero passati mesi prima che tutti i tessuti molli venissero consumati dai batteri e da altri microrganismi. I batteri avrebbero cosí avuto tutto il tempo di penetrare nelle ossa, deteriorare le cellule e il loro DNA, moltiplicarsi e poi morire essi stessi. Estraendo il DNA da un osso cosí, si trova per lo piú DNA di microrganismi. Se invece il Neanderthal fu macellato, le ossa spezzate, masticate e private di tutta la carne e il midollo prima di essere buttate via, qualche frammento di osso si asciuga rapidamente, limitando la possibilità di moltiplicazione dei batteri. Cosí dobbiamo forse ringraziare il cannibalismo tra i Neanderthal per averci permesso di recuperare il DNA da alcuni campioni di Vindija.

Ripensavo a tutto ciò mentre guardavo il contenuto della scatola che conteneva ossa cosí frammentate che era impossibile capire se venissero da animali o da Neanderthal. Mi rivolsi a Dejana Brajković e le chiesi se potessimo prendere campioni almeno di questi frammenti dalle origini cosí dubbie. Spiegai che, se conservavano del DNA, avremmo potuto determinare da che specie provenivano. Ma la Brajković fu irremovibile: non potevamo toccare nessun osso. Disse che aveva sentito dire che di lí a qualche anno sarebbe stato possibile avvicinare un sensore a un osso e determinarne l’intero genoma; quindi non era il caso di sacrificare nemmeno un pezzetto minuscolo. Confermai che le tecniche sarebbero sicuramente migliorate in futuro, ma espressi diplomaticamente i miei dubbi circa il fatto che saremmo arrivati a vedere i progressi che aveva in mente. Sospettai di nuovo l’influenza di poteri superiori a lei; dissi che avremmo parlato delle nostre richieste con l’Accademia e la salutai.

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